La prima
domenica di Maggio si festeggia la Madonna
della Misericordia, la sacra icona viene portata in processione alla
Cattedrale dove resta per tutto il mese Mariano, in occasione
della festa di San Potito, la sacra icona viene riportata alla sua sede
di origine ( la chiesa del Soccorso o della Misericordia ). La
Madonna della Misericordia è stata dichiarata Protettrice della
cittadina di Ascoli il 1 aprile 1898.
Prima di questa data, però, già esisteva il culto della Madonna sotto lo
stesso titolo, in Ascoli: culto, che fu inculcato e diffuso specialmente
dai Monaci Agostiniani Eremitani, i quali fino ad oltre la metà
dell’Ottocento, cioè fino alla confisca dei beni ecclesiastici decretati
dal governo italiano nel XIX secolo, hanno avuto in Ascoli un convento
contiguo alla Chiesa di Santa Maria del Soccorso, detta anche “Chiesa
della Misericordia”. In onore della Madonna
della Misericordia, i Monaci Agostiniani tenevano, ogni anno, un solenne
mese di Maggio predicato nella Chiesa di Santa Maria del Popolo,
trasportandovi il quadro della Madonna in processione, negli ultimi
giorni del mese di Aprile; riportavano, poi, lo stesso quadro nel loro
convento, con un’altra processione, appena terminato il mese di Maggio. Si può quindi affermare, che il quadro miracoloso della Madonna della
Misericordia, che in un primo tempo era venerato nel convento dei Monaci
Agostiniani, sia stato sistemato nell’abside della Chiesa di Santa Maria
del Soccorso, al di sopra dell’altare maggiore, soltanto dopo
l’allontanamento degli stessi Monaci da Ascoli e la susseguente
proclamazione della Madonna della Misericordia a Protettrice della
città. Successivamente S.E. Mons. Angelo Struffolini, Vescovo di Ascoli
e Cerignola, decise di far tenere il mese di maggio predicato in onore
della Madonna della Misericordia nella Chiesa Cattedrale anziché nella
Chiesa di Santa Maria del Popolo, essendo la Madonna della Misericordia
diventata Protettrice di Ascoli. Il 29 maggio 1930
alla presenza del Vescovo di Ascoli e
Cerignola Mons. Giovanni Sodo, del Vescovo di Troia e Foggia Mons.
Fortunato Maria Farina e dal Vescovo di Andria Mons. Macchi, il quadro fu
incoronato dal Rev.mo Capitolo Vaticano con un diadema aureo ( fatto
costruire con le offerte di oro da parte della popolazione ), ricco di
pietre preziose. Il quadro della Madonna della Misericordia è
un’antichissima icona bizantina attribuibile al secolo XIII, dipinta su
tavola di castagno. La sua indubbia autenticità, quale appare dopo i recenti
restauri, la fa ritenere opera proveniente dall’Oriente, come tante
altre icone bizantine sparse nei principali centri della Puglia,
all’epoca della lotta contro le immagini sacre, ordinata nel 725
dall’imperatore Leone III Isaurico. La sacra icona, rappresenta la
Vergine seduta con bambino in braccio, il bambino tiene nella mano
sinistra una chiave e con la destra benedice. La tavola era quasi
irriconoscibile per deterioramento e per le varie ridipinture, che ne
falsavano quasi completamente l’originale, fu restaurata dalla
Soprintendenza ai Monumenti e alle Gallerie della Puglia e Lucania in
Bari nel 1954. Rimossa i vari strati di ridipinture che
nascondevano il dipinto originale, vennero alla luce tanti delicati
particolari: il drappeggio purpureo della Vergine e le linee bizantine
delicatissime di tutta la composizione, in cui trionfa la semplicità e
la profondità del pensiero proprio delle icone orientali dell’epoca. Il
successivo restauro, ultimato dal Rev.mo Canonico Don Genesio Pedroni,
che ne ha decorato lo sfondo con oro zecchino, ha riportato la delicata
immagine al riacquisto di tutto il suo primitivo splendore.
Ultimo restauro avvenuto a Trani nel 2010,
ad opera del
M Cosimo Cilli. |