I Marmi e i Colori
Le indagini petrografiche e geochimiche
hanno consentito di identificare i marmi con cui sono realizzati gli
oggetti. Si è infatti evidenziato che la maggior parte dei manufatti è
di marmo proveniente dalle cave di Stephani dell’isola di Paros, le
mensole dalle cave di Lefkes, sempre dell’isola di Paros, mentre il
sostegno con grifi risulta essere di marmo di Afrodisia. I marmi sono decorati con una variegata
gamma di colori: il rosso, il rosso-violaceo, l’azzurro, il rosa, il
bianco, il beige, il giallo, il verde, il marrone. La decorazione del
podanipter fornisce indicazioni sul procedimento pittorico: le figure
sono state realizzate attraverso un disegno preparatorio con una linea
di contorno diversa nello spessore e nel tono, evidente nel corpo degli
animali e nel volto e nella veste della Nereide meglio conservata. Le indagini specialistiche hanno permesso di
identificare i pigmenti utilizzati per dipingere i reperti di Ausculum.
All’infuori della jarosite e della natrojarosite (giallo chiaro)
compaiono tutti i colori documentati nella pittura del bacino del
Mediterraneo: la cuprorivaite (blu egiziano o azzurro pompeiano) negli
azzurri, il cinabro e l’ematite nei rossi, la cerussite e il caolino nel
bianco, la malachite nel verde, mentre il giallo nella tonalità dorata è
prodotto con la goethite. Il violetto è dato da una lacca composta da un
colorante di origine vegetale, la robbia, probabilmente estratta dalle
radici della Rubia tinctorum, assorbita su calcite. I colori sono utilizzati per lo più puri, la
tonalità dipende dal grado di macinazione. Le sovradipinture sono
presenti essenzialmente nel podanipter (nero su blu, bianco su rosso)
dove vanno a delimitare bordi o effetti di chiaroscuro. L’utilizzo del cinabro, della cerussite e
della malachite è segno di una decorazione pregiata. Anche la scelta del
legante pittorico accomuna buona parte dei marmi di Ascoli Satriano:
colla animale e caseina sono utilizzati nella pittura del cratere a
calice, del sostegno e delle mensole. In tutti i manufatti la pellicola
pittorica risulta applicata in un unico strato, direttamente sulla
superficie del marmo variamente levigata e lucidata.
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