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il Museo Civico si trova a piano terra, dove ammirare la mostra archeologica Lo spreco necessario, il lusso nelle tombe di Ascoli Satriano. La mostra intende evidenziare gli aspetti qualitativi e quantitativi del lusso nella dimensione funeraria del centro daunio di Ausculum, con  reperti provenienti dagli scavi archeologici condotti in circa un cinquantennio di ricerche nel territorio. Il percorso espositivo mette bene in evidenza lo scenario della ricchezza e del privilegio di Ausculum, importante centro del Carapelle, attraverso l’accurata regia e l’evidente  strategia del potere che segnano le tombe del lusso in un ampio arco cronologico. Lungo il percorso, di notevole interesse è la statua di  Apollo in stile arcaistico (prima metà del II secolo d.C.),  la statua del Bambino Cacciatore, la sala dei mosaici di villa Faragola, l'Elmo di epoca Daunia (IV secolo a.C.) e la sezione dedicata alla collezione Pasquale  Rosario. Si prosegue al primo piano per ammirare nella mostra permanente Policromie del sublime il gruppo marmoreo dei Marmi  policromi (seconda metà del IV secolo a.C.)

Mostra archeologica "Lo spreco necessario. Il lusso nelle tombe di Ascoli Satriano"

"Lo spreco necessario. Il lusso nelle tombe di Ascoli Satriano" è il titolo della mostra archeologica, c/o il Polo Museale di Ascoli Satriano (Foggia). La mostra è promossa da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, Città di Ascoli Satriano, Diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano

     

     


Mostra permanente: "Policromie del sublime",  i Marmi Policromi di Ascoli Satriano

"Policromie del sublime" è il titolo della mostra archeologica, c/o il Polo Museale di Ascoli Satriano (Foggia), dove ammirare il gruppo marmoreo dei Marmi policromi (seconda metà del IV secolo a.C.) rientrati definitivamente ad Ascoli Satriano.

Sostegno di mensa ( Trapezophoros )    Sostegno di mensa ( Trapezophoros )  Sostegno di mensa ( Trapezophoros ) - particolare  Bacino marmoreo con Nereidi ( Podaniptèr)

Bacino marmoreo con Nereidi ( Podaniptèr) - particolare  Base di cratere a calice (hypokrateridion)   Coppia di sostegno di mensola  Teche espositive  Teche espositive


La sala dei mosaici di villa Faragola

Mosaici del IV-V secolo a.C. in opus sectile provenienti da villa Faragola (dopo il restauro)

     

     


La sala dell'Apollo e del Bambino Cacciatore

"Statua di Apollo in marmo in stile arcaistico" prima metà del II secolo d.C.,  h. 146. Già J. Paul Getty Museum, Malibu. Proveniente, come i marmi policromi, da scavi clandestini in Ascoli Satriano, la statua raffigura Apollo, il dio della musica, della medicina e della profezia, come un giovane stante in piedi nudo salvo un mantello sulle spalle e una benda annodata sulla testa. La mancanza delle braccia non consente di identificare gli attributi del dio, forse l'arco e le frecce. Accanto al piede sinistro restano i fianchi e le penne delle ali di un grifone, l'uccello mitico a lui sacro. La minor cura con cui è lavorato il retro indica che si tratta di una statua destinata a essere inserita in una nicchia. La statua è eseguita nello stile arcaistico di moda in età romana e riprende, dal punto di vista formale e iconografico, i caratteri di una scultura degli inizi del V secolo a.C.; l'esecuzione delle ciocche della pettinatura indica una data di esecuzione nel periodo adrianeo.

         


Elmo di tipo calcidese in bronzo

Proveniente da Ascoli Satriano, sepoltura di un guerriero di epoca daunia IV secolo a.C.
elmo in lamina bronzea lavorata a martello, restaurato e composto.

           


Collezione "Pasquale Rosario"

In provincia di Foggia il fenomeno del collezionismo di materiali archeologici tra fine Ottocento e inizi Novecento è legato in particolare a figure di professionisti come Michele Petrone a Vieste, Carlo Gaetano Nicastro a Bovino e Pasquale Rosario ad Ascoli Satriano. Pasquale Rosario (1860-1935), veterinario comunale, venne nominato ispettore ai Monumenti e agli Scavi di Antichità per Ascoli Satriano ed è stato autore di scritti di archeologia e storia patria nonchè di numerose opere legate alla sua professione. Tra le prime si ricorda "Dall'Ofanto al Carapelle". Nel 1899 donò al Comune di Ascoli Satriano, insieme con la biblioteca, la sua raccolta archeologica composta da oggetti antichi (in oro, argento, bronzo, ceramica, etc.).

    

         

collezione numismatica di "Pasquale Rosario"

      

collezione "Pasquale Rosario"


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