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“... il ramo pugliese si differenzia nel blasone dal patriziato campano dei d’Alessandro per la posizione del leone che guarda a destra. Ciò si evince sia negli stemmi marmorei settecenteschi presenti nella cattedrale di Ascoli Satriano, ove esiste una cappella d’Alessandro, sia in quelli ottocenteschi affrescati del palazzo d’Alessandro nel paese ...” |
E’ interessante segnalare, inoltre, che lo stemma (il più antico) della cattedrale presenta la banda sormontante il leone priva delle stelle, a ricordo forse della consuetudine in uso nel passato di tale rappresentazione araldica. Solo in epoca posteriore riappaiono le tre stelle a sei raggi e cioè sia nel palazzo di residenza che nella stessa lunetta commemorativa riposta sopra la stessa cappella della Cattedrale. Circa i colori del blasone, immortalati nello scudo dell’androne dell’immobile di Ascoli Satriano, questi confermano l’azzurro nella banda ed il rosso aureo nella figura del leone. In tale epoca, poi, la famiglia scelse quale motto: “Robur et Splendor”. Vi sono, però, altre testimonianze di fine ‘600 ed inizi ‘700, che farebbero ritenere il personaggio cadetto dei d’Alessandro, insediatosi ad Ascoli Satriano, essere di provenienza campana. Difatti, una cassapanca sei-settecentesca del palazzo presenta lo stemma intarsiato ufficiale del ramo partenopeo (leone che guarda a sinistra e stelle), nonché stesso blasone in marmo campeggia sul sepolcro seicentesco dei d’Alessandro della chiesa di S. Giovanni in Ascoli Satriano. Probabilmente, i discendenti, stabilitisi a vivere in detto paese, introdussero la variazione accennata nel loro blasone per differenziarsi dal ceppo familiare originario. Tra fine settecento e l'ottocento si annoverano vari personaggi della famiglia d'Alessandro, che scelsero la vita religiosa, come sacerdoti nella Cattedrale ed altre chiese locali. Tra questi Don Francescantonio d'Alessandro (1798), Don Giuseppe M. d'Alessandro (1833), Don Domenico d'Alessandro (1843). |
L'insegna araldica |
Il blasone dei d'Alessandro di Ascoli (Satriano) è similare al ceppo di origine, con una variante, probabilmente, introdotta nel corso del XVIII secolo, quando la famiglia si distinse tra la nobiltà locale come ramo indipendente. Difatti, si scorge ancora il modello dell'insegna d'origine napoletana, fatta con leone rampante ritratto a sinistra ed attraversato da banda con tre stelle (ma con coloritura sconosciuta), sul sepolcro dei d’Alessandro nella chiesa di S. Giovanni in Ascoli Satriano. Successivamente fu introdotta l'accennata variante araldica, immortalando il leone rampante che guarda a destra (con rispettiva colorazione, divergente nella banda d'azzurro), come da affresco del locale palazzo settecentesco dei d'Alessandro o come stemma marmoreo presso la cappella di famiglia in cattedrale. Fu scelto quale motto:"Robur et Splendor".
da sinistra: Stemma nel Palazzo d'Alessandro, nella Cattedrale di Ascoli Satriano e sul sepolcro d’Alessandro nella chiesa di S.Giovanni (questa configurazione attesta la provenienza del ramo dal ceppo principale Napoletano) |
Il palazzo d'Alessandro di Ascoli Satriano |
Il prestigioso immobile di fattura sei-settecentesca si presenta articolato su più livelli con cappella religiosa. Si accede al piano nobile dal grande portone che immette in un androne con stemma affrescato sulla volta. L'intero palazzo residenza dei d'Alessandro era costituito da un'ala delle cucine, una delle abitazioni e una detta dei ricevimenti, con il salottino bianco ed il salone vero e proprio. L'ingresso, attraverso un portone settecentesco, ancora presente, immette in un cortile interno (anticamente parcheggio delle carrozze) nel quale è presente una cantina e dal quale parte una lunga scalinata che porta al primo piano dove sono collocati gli appartamenti. Nel cortile d'ingresso è anche visibile lo stemma di famiglia con leone a tre stelle che guarda a destra. Le diverse ali del palazzo furono, nell'immediato dopoguerra, suddivise tra gli eredi. Lo stemma familiare è visibile nel soffitto del salone (non sul pavimento) che contiene affreschi e dipinti-ritratti dei d'Alessandro. Attualmente è una abitazione privata, non visitabile.
Palazzo d'Alessandro in Ascoli Satriano |
Il Sepolcro d’Alessandro |
Nella chiesa di San Giovanni in Ascoli Satriano si trova il Sepolcro d’Alessandro, con stemma. Lo Stemma attesta la provenienza del ramo dal ceppo principale Napoletano (leone che guarda a sinistra e stelle). Nel sepolcro sono stati tumulati due giovani della famiglia: Ottavio e Ferdinando. L’epoca del monumento risale al 1629.
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La Cappella gentilizia |
Nella Cattedrale di Ascoli Satriano, è presente una cappella dedicata a S. Anna che fu di jus patronato della famiglia d'Alessandro.
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Fonte:
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