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“… il fatto che Ascoli Satriano rappresenti con la sua storia un punto di riferimento fondamentale per la Capitanata è cosa certa. Nelle vicende della città hanno sempre svolto un ruolo di notevole importanza i signori che l’hanno infeudata, avvicendandosi per un lungo periodo …” |
Notizie contrastanti, tra le varie fonti letterarie consultate, fanno confluire la presenza certa in Ascoli di famiglie aristocratiche legate ai sovrani succeduti nei secoli. Il feudo di Ascoli protagonista di vicende storiche connesse al dominio delle case Normanna, Sveva, Angioina, Aragonese e Borbonica, con queste, si susseguirono i vari feudatari che in cambio dei loro servigi resi ai sovrani ne ottennero il possesso e la giurisdizione con l’investitura. Anno 709 il Feudo di Ascoli era di Romualdo II, nel 774 era di Arichi, nel 835 era di Sicardo, nel 892 era del Catapano Simbaticio, nel 911 Ascoli è sotto il dominio bizantino, il Feudo di Ascoli era del Catapano Giovannaccio, nel 921 era del Catapano Landolfo di Capua, nel 983 era del patrizio bizantino Calocyres Delfina, nel 999 era del Catapano Gregorio Tracanioto ( Tarchaneiotes ), nel 1032 era del Catapano Potone Argirio. Tra la fine del 1042 e gli inizi del 1043 il principe di Salerno (Guimario IV), il conte di Aversa (Rainulfo Drengot), Guglielmo d’Altavilla, primogenito di Tancredi d'Altavilla ed altri undici conti tennero un’assemblea a Melfi per procedere alla suddivisione delle terre conquistate e da conquistare. Nacque così la Contea di Puglia. L'intera regione, ad eccezione di Melfi, fu suddivisa in dodici baronie, costituite a beneficio dei capi normanni e assegnate nei territori di Capitanata, Vulture, Apulia e Irpinia. In particolare, in Capitanata, Guglielmo d'Altavilla detto Braccio di Ferro ebbe la signoria di Ascoli, nel 1046 Ascoli passò a Drogone d'Altavilla, fratello di Guglielmo. Nel 1062 era di Roberto il Guiscardo, nel 1079 Ascoli è occupata da Abagelardo, nel 1088 era di Adalferio (viceconte), nel 1127 era di Ruggero II, nel 1137 Ascoli passò sotto Rainulfo, nel 1185 era feudatario Riccardo di Balvano, nel 1255 Ascoli finì sotto il potere del legato pontificio, Uberto degli Ubaldini, nipote di papa Alessandro IV. Anno 1262 era feudatario Corrado Capece, figlio di Jacopo, appartenente ad una famiglia di antica nobiltà napoletana. Le prime notizie sulla famiglia risalgono a Marino Capece originario di Sorrento che fu alto dignitario con funzioni militari nel periodo in cui regnava l’imperatore d’Oriente Alessio I Comneno, ossia intorno al 1081. Tuttavia la famiglia si affermò sotto il regno degli Svevi. Corrado, feudatario di Ascoli Satriano, apparteneva alla linea Capece soprannominata “de Monacho”. Successe alla morte del padre Jacopo, insieme con i fratelli Marino e Giacomo, nei suoi feudi. Corrado si distinse al seguito di Corradino che lo nominò capitano generale e vicario di Sicilia, conferendogli l’ufficio di maestro giustiziere di tutto il Regno concedendogli nel 1262 anche la contea di Ascoli Satriano. Morì senza discendenza. Da Corrado Capece, il feudo di Ascoli fu ceduto a Guidone Arcella ( o Arcelli, de Arcellis ) che ne ebbe il possesso per donazione di Carlo I d’Angiò nel 1272. Dagli Arcella, il feudo di Ascoli nel 1276 ritornò alla Regia Corte e nel 1284 fu ceduto ai d’Aquino. Numerosi personaggi di questa casata furono alti prelati, come Tommaso sommo dottore della Chiesa divenuto poi Santo. Per quanto riguarda il feudo di Ascoli è riconosciuto il possesso a Cristoforo I d’Aquino, Signore di Ascoli dal 28 novembre 1284, 1° conte di Ascoli. Sposò Margherita, figlia di Teotino II de’ Sangro signore di Specchia. A lui successe il figlio Cristoforo II, 2° conte di Ascoli. Sposò il 22 ottobre 1302 Teodora, figlia di Tommaso Sanseverino conte di Marsico. Suo figlio Cristoforo III fu il 3° conte d’Ascoli. Ebbe una figlia Margherita che fu la 4° contessa d’Ascoli dal 1317. Successero i d’Aquino nel possesso dei feudo di Ascoli, per brevissimi periodi: i Marzano, i di Sabrano, gli Acciaioli e i del Balzo. Anno 1390 il feudo di Ascoli era passato al fiorentino Benedetto Acciaioli (Acciaiuoli), marito della contessa di Ascoli Roberta di Sabrano, divenendo conte di Ascoli per matrimonio. Il feudo di Ascoli passò gli Orsini. Nel 1426 fu confiscato dalla regina Giovanna II a Gabriele per offrirlo al conquistatore Giacomo Caldora e, successivamente, nel 1439 fu confiscato al Caldora per essere restituito agli Orsini del Balzo. Gabriele del Balzo Orsini fu investito del titolo di duca di Ascoli il 14 giugno 1441 e morì nel 1443. Da questi il feudo di Ascoli passò agli Orsini della linea di Monterotondo e Pitigliano, che trovavano quale rappresentante Orso Orsini, conte di Nola, conte e marchese di Atripalda, conte di Soave, e investito del ducato di Ascoli di Capitanata nel 1464. Anno 1490 il feudo di Ascoli passò ai figli di Orso Orsini, Raimondo e Roberto Orsini. Dalla famiglia Orsini il feudo di Ascoli, ritornato alla Regia Corte, fu ceduto a Troiano Caracciolo. La famiglia Caracciolo, tra le più illustri ed antiche del Regno di Napoli. Alla morte di Troiano gli successe il figlio Giovanni (Sergianni) che nel 1523 ereditò i suoi feudi. Fu 2° Principe di Ascoli di Capitanata. Fu decorato del titolo di Patrizio Napoletano dal 1520, detti titoli e feudi furono confiscati nel 1528 per tradimento. Confiscato a Giovanni Caracciolo, il feudo di Ascoli fu destinato nel 1530 da Carlo V a Filippo o Filiberto Chalons principe d’Oranges, per aver combattuto le guerre in Italia negli anni compresi tra il 1526 ed il 1530. Deceduto Chalons senza discendenza, Ascoli ritornò alla Regia Corte e per volere di Carlo V fu ceduta al condottiero spagnolo Antonio de Leyva in cambio dei servigi resi, il 18 giugno 1532 ebbe la concessione del titolo di 1° principe di Ascoli di Capitanata. Ad Antonio nel 1539 successe il figlio Luis 2° principe di Ascoli, sposò Mariana de La Cueva y Cabrera y Bobadilla, dalla quale ebbe cinque figli maschi ed una femmina. Tra questi il primogenito, Antonio Fernandez 3° principe di Ascoli. Sposò Eufrasia de Guzmán e dal matrimonio nacque Antonio Luis 4° principe di Ascoli. Antonio Luis de Lugo 5° principe di Ascoli. Alla morte di Antonio Luis, il feudo di Ascoli passò nuovamente alla Regia Corte per mancanza di discendenti. Ritornato alla Regia Corte, il feudo di Ascoli il 7 luglio 1651 fu venduto all’asta, al duca di Torre Orsaia, Tommaso de Franchis. Dopo la morte di Tommaso, avvenuta il 3 febbraio 1652, gli successe il figlio Vincenzo. Le origini della famiglia de Franchis sono gote o longobarde. La famiglia è ancora oggi ricordata per aver commissionato al Caravaggio il dipinto “La Flagellazione”. Nel 1673, il 6 dicembre, il feudo di Ascoli fu venduto da Vincenzo de Franchis a Troiano III Marulli, della linea dei duchi di Barletta. Troiano Marulli, acquistò nel 1679 anche il titolo di duca e si trasferì nel feudo di Ascoli, dando origine ai “Marulli di Ascoli”. Dopo la morte di Troiano, il feudo di Ascoli passò al primogenito Sebastiano III, che divenne il 2° duca di Ascoli. Il 15 marzo 1684 sposò Vittoria Capano, figlia di Giuseppe, patrizio napoletano, e di Angela Orsino. Troiano IV come 3° duca di Ascoli. Nacque ad Ascoli il 12 ottobre 1686. Il 24 aprile 1717 sposò donna Eleonora Sanfelice, figlia di don Cesare, 5° duca di Bagnoli e di Giulia Sanfelice. Morì a Napoli il 12 aprile 1749. Sebastiano IV come 4° duca di Ascoli. Il giovane duca aveva tre fratelli, il secondogenito come voleva la tradizione di famiglia, fece parte dell’Ordine di Malta, gli altri due furono chierici. Ebbe, inoltre, quattro sorelle di cui tre religiose. Sposò un’illustre membro della nobiltà napoletana, Giuseppa Maria Carafa di Stigliano. Troiano V come 5° duca di Ascoli. Nacque ad Ascoli il 2 dicembre 1759. Sposò a Napoli il 1° settembre 1784 donna Maria Gratimola Filomarino, figlia di don Pasquale e della principessa donna Maria Maddalena Rospigliosi. Fu cavaliere di gran croce del Real Ordine di San Ferdinando, del Reale Militare Ordine di San Giorgio della Riunione, del Reale e Distinto Ordine Spagnolo di Carlo III, dell’Ordine Imperiale Austriaco di Leopoldo, fu Cavallerizzo Maggiore, Aiutante Maggiore di Re Ferdinando I di Borbone. Capitano Generale del Reale Esercito, Ispettore dei Cacciatori e Pionieri Reali, Sovrintendente generale della Polizia e della Giustizia Criminale del Regno, Consigliere di Stato, Consigliere del Supremo Tribunale Conservatore della Nobiltà del Regno di Napoli, Vicario generale del Re, Consigliere del Principe Ereditario, Presidente della Commissione per la Ricostruzione del Teatro San Carlo. Morì a Napoli 19 maggio 1823.
"... dichiarato decaduto Ferdinando IV, Giuseppe Bonaparte, subentrato
a lui, aboliva i diritti feudali. In seguito ci furono altri discendenti della famiglia Marulli col titolo di Duca: Sebastiano Marulli, 6° Duca di Ascoli. Nacque l' 8 agosto 1793. Era patrizio napoletano e portava il titolo di conte e di marchese di Salsa dal 1813 per successione della moglie, titoli che però non vennero confermati ai discendenti, era anche coppiere del re Ferdinando II°, re delle Due Sicilie. Sposò, il 3 novembre 1813, Carolina Berio, principessa di Faggiano e duchessa di Carosino. Morì il 13 agosto 1866 ( vedi sesta foto in alto da sinistra ); Paolo Marulli, 7° Duca di Ascoli. Nacque a Napoli il 27 giugno 1843. Sposò a Napoli il 10 marzo 1866, donna Leopoldina Ruffo, figlia di don Vincenzo, principe di Sant'Antimo e duca di Bagnara, e di Sarah Louisa Strachan dei baronetti Thornton. Morì a Napoli il 22 gennaio 1870; Sebastiano Marulli, 8° Duca di Ascoli. Nacque a Napoli il 14 febbraio 1867. Era anche 3° principe di Sant'Angelo dei Lombardi. Sposò, a Milano, donna Alberta Falcò, figlia di don Antonio Falcò y d'Adda, principe pio di Savoia e marchese di Castel Rodrigo e di donna Evelina Trivulzio dei marchesi di Sesto, dama di palazzo della regina d'Italia. Morì a Napoli il 17 settembre 1917 ( vedi settima foto in alto da sinistra ); Paolo Troiano Marulli, 9° Duca di Ascoli. Nacque a Napoli il 21 febbraio 1899. Sposò a Napoli il 20 ottobre 1923 Teresa Cafiero. Morì a Napoli il 28 agosto 1952; Sebastiano Marulli, 10° Duca di Ascoli. Nacque a Napoli il 28 luglio 1924. Sposò a Napoli, il 29 ottobre 1949, donna Maria Luisa Valiante, figlia di don Michele, duca d'Avena e di Elisa Petriccione dei conti di Vadi. Il 9 gennaio 1958, Don Sebastiano donò alla congrega del Soccorso di Ascoli Satriano il Palazzo ducale ( il Castello ). Morì a Napoli l'11 giugno 2009. |
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