Home > Tradizioni > Come eravamo > Il terrore alle scuole elementari: ' li spalummëtë ' |
Il nome, che gli addetti ai lavori attribuivano all’oggetto in questione, non aveva proprio nulla a che vedere con la sacralità e la ratio, forse era solo il pretesto per giustificare una violenza gratuita e istituzionalizzata (le punizioni corporali nella Scuola Elementare erano previste dalla normativa del tempo e gli stessi genitori la incoraggiavano, interpretando come diceva il detto: “Mazzë e panèllë fannë li figlië bbèllë! Panèllë e senza mazzë fannë li figli pazzë! = La fermezza giova ai ragazzi! Senza nessun freno i ragazzi si sbandano!”). Di tali metodi coercitivi si faceva, addirittura, abuso: ricordo di compagni con le mani gonfie a causa dei colpi sferrati sulle mani con quella famigerata stecca di legno.
Il solo vedere
quegli insegnanti incuteva (allora si diceva) rispetto, ma era paura
bella e buona, da farsela addosso: si cercava di non incontrarli,
nemmeno casualmente, per i corridoi della scuola o per strada e, quando
ciò appariva inevitabile, eravamo assaliti da imbarazzo e rossore. Ho
avuto la fortuna di non frequentare classi dove operavano quei
fustigatori. |
Personalmente serbo un caro ricordo del maestro delle Elementari, era Giuseppe Petruzzelli di Foggia, grande uomo … non usava ‘ li spalummëtë ‘ ! Adesso, sotto certi aspetti, le cose sono cambiate, ma i ragazzi in quanto a violenza, purtroppo, ne subiscono tanta e di più grave: tralasciando quella trasmessa per immagini, che non è da sottovalutare, mi riferisco alla cronaca quotidiana che riporta notizie aberranti, dentro e fuori la famiglia. Sevizie di ogni genere, assassini, pedofilia ed altre efferatezze. La Scuola, ci mancherebbe, è stata, come lo è tuttora, palestra di vita e di sapere, ed ha contribuito e contribuisce, in modo incisivo, alla formazione morale e culturale di tante generazioni. |
Fonte:
|
Ascoli Satriano, visitando il borgo - © web design by Piero Pota ( www.ascolisatrianofg.it ) |