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Cronaca dei Festeggiamenti in onore di S.
Potito Martire : 5^ edizione Si avvertiva da giorni una crescente attenzione che faceva presagire una partecipazione superiore rispetto alle passate edizioni. I segnali erano le numerose telefonate di richieste di informazioni provenienti da fuori regione e la conferma si è avuta quando due giorni prima dell’inizio della festa abbiamo dovuto chiudere le prenotazioni al pranzo sociale di domenica per esaurimento dei 150 posti disponibili. Alle 17.30 di Sabato 22, ora di apertura della festa, con il Presidente e il Segretario dell’Associazione che facevano gli onori di casa, la sala del Centro Sociale “ Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Trezzano sul Naviglio si presentava stracolma. I saluti del sindaco di Trezzano sul Naviglio, Giorgio Tomasino e di Ascoli Satriano, Nino Danaro, sono stati niente affatto formali e particolarmente caloroso è stato quello del Vescovo di Cerignola e di Ascoli Mons. Felice di Molfetta. Dopo i saluti l’Assessore alla Cultura di Ascoli, Biagio Gallo, ha svolto con dovizia di particolari ed in maniera dettagliata la relazione di apertura che aveva come titolo “La valorizzazione del passato come volano per il futuro”. Tutte le iniziative ed i provvedimenti adottati dalle Amministrazioni di Ascoli in particolare nell’ultimo decennio, in grande sintonia con la Diocesi, sono state puntigliosamente ricordate dall’Assessore. I risultati degli sforzi e degli interventi finalizzati a valorizzare le ricchezze archeologiche ed artistiche di Ascoli, culminati nella creazione del Polo Museale all’interno del ristrutturato Monastero di S. Maria del Popolo, sono stati ammirati dai presenti grazie alle bellissime immagini del video proiettato dopo la relazione intitolato: “Ascoli Satriano, Terra e Storia” prodotto dal fotografo Saverio Simone. La conclusione della proiezione è stata sottolineata da un lunghissimo applauso. Dopo aver apprezzato fino in fondo il buffet di prodotti tipici ascolani e pugliesi ( pane, provolone, salsiccia, mozzarelle, taralli, olive, lampascioni, dolci tipici, vino e bibite varie) tutti i numerosi convenuti si sono dispersi nel parco antistante la sala tra le bancarelle degli operatori commerciali ascolani e la pista da ballo dove si è esibito fino a mezzanotte il gruppo musicale di Romolo Bruno, artista di Ascoli. Il giorno dopo, Domenica 23, alle ore 11.00, sotto un cielo coperto di colore “ milanese”, una gran folla di ascolani ha gremito la splendida Basilica di S. Eustorgio al Ticinese dove il Vescovo di Ascoli, indossato bellissimi paramenti sacri, ha celebrato la S. Messa con rito ambrosiano che la comunità ecclesiale della Basilica rende particolarmente coinvolgente, calorosa ed a tratti emozionante. La cerimonia si è conclusa con la benedizione impartita dal Vescovo con la reliquia di S. Potito portata per l’occasione da Ascoli insieme al Gonfalone del Comune. Alle 13.30 l’appuntamento era fissato presso il Ristorante “Oasi” a Barate, frazione del Comune di Gaggiano, dove oltre 150 partecipanti hanno occupato tutti i posti disponibili. Tra gli ospiti invitati dall’Associazione, oltre alle autorità religiose e amministrative di Ascoli, si sono aggiunti l’Assessora della Regione Puglia, Sig,ra Elena Gentile, ed il Vicesindaco di Corsico Sig. Livio Colombo. Il pranzo, molto apprezzato, si è svolto in maniera festosa. Dopo il pranzo, alle ore 17.30, nuovo appuntamento per tutti presso la Sala del Centro Sociale “Carlo Alberto dalla Chiesa” di Trezzano dove una folla curiosa e divertita ha assistito al sorprendente spettacolo teatrale in stretto dialetto ascolano dal titolo “ Li ssart’ d’ la k’s’ d’ R’sarij’ scritta da Titino d’Arcangelo ed interpretato da componenti femminili ( in prevalenza) e maschili del Direttivo stesso dell’Associazione sotto la direzione e la regia di Maria Luisa Pasquarella. Lo spettacolo, che si richiama all’usanza in voga negli anni disperati del dopoguerra quando le coppie povere di innamorati “si carriavano” ( la famosa fuitina) per mettere le famiglie di fronte al fatto compiuto, ha strappato scroscianti e ripetute risate con applausi a scena aperta. Al termine gli attori e la regista sono stati salutati con un entusiasmo straripante. Subito dopo lo spettacolo si è proceduto alla consegna dei premi “Gente di Ascoli Satriano” attraverso i quali l’Associazione rende il dovuto riconoscimento a quei nostri concittadini che si distinguono per azioni rimarchevoli o per l’ intera vita degna di essere ricordata. La cerimonia è stata la magnifica conclusione di due splendide e riuscite giornate di festa ed ha vissuto momenti di grande emozione e partecipazione soprattutto per il valore delle persone premiate e il grande significato simbolico evocato dalle motivazioni di accompagnamento dei premi stessi che sono leggibili nella sezione “ Premio Gente di Ascoli Satriano – albo d’oro e motivazioni” di questo sito che ci ospita. Le targhe e le pergamene sono state attribuite e consegnate in quest’ ordine: A Maria Luisa PASQUARELLA consegnata dall’Assessora Elena GENTILE; A Giuseppe CIOTTA ( alla memoria ) ritirata dalla moglie Michelina, consegnata dal Questore Gerardo ACQUAVIVA; A Potito DI NUNZIO consegnata dal Sindaco Nino DANARO; A Nunzia SANTODIROCCO consegnata da S.E. Mons. Felice DI MOLFETTA. Dopo la premiazione la Signora Santodirocco, soprano lirico di fama internazionale, accompagnato al pianoforte dal marito, si è generosamente esibita cantando l’aria “Libiam nei lieti calici…” tratto dalla Traviata di Giuseppe Verdi. Gli applausi sono stati convinti e calorosi. La festa si è conclusa con l’estrazione dei biglietti abbinati ai premi della sottoscrizione organizzata per l’autofinanziamento dell’Associazione.. A giudizio unanime questa è stata la festa più riuscita delle quattro edizioni finora realizzate. Per il Direttivo, soddisfatto e compiaciuto, è il giusto premio agli sforzi e alle fatiche profuse e stimolo per proseguire nell’impegno di far vivere la nostra Associazione offrendo occasioni di svago e di riflessione ai nostri soci e simpatizzanti. Il prossimo appuntamento è fissato già al vicino 14 Ottobre per una castagnata, pretesto per una gita in quel di Varzi, territorio dell’oltre Po pavese. |
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